Eugenia Brayanova Soprano
Ilaria Lucille de Santis Soprano
Alessandro Boeri – Pianoforte
Come è accaduto in altri settori, il ruolo musicale della donna è stato un iter molto sofferto e travagliato nella sua evoluzione che ha impegnato secoli di storia musicale per affermarsi definitivamente e senza pregiudizi. .I cori sacri tra ‘400 e ‘700 non accettavano donne, poiché non era data loro la possibilità di studiare come e quanto gli uomini ; le donne venivano scartate perchè considerate fonte di peccaminosa distrazione per l’immaginario maschile. Per questo si incontrano le prima cantanti liriche molto tardi nella storia della musica.
Di conseguenza i ruoli vocali acuti per molti anni furono affidati alle voci bianche, ossia fanciulli che sostituivano l’attuale estensione sopranile. Questo avvenne anche nell’opera italiana nel ‘600 fino ad un primo ‘700 : il Barocco fu il cosiddetto “secolo dei castrati o evirati”, ossia uomini che assumevano in fattezze e vocalità, come nel caso di Carlo Broschi, al secolo Farinelli, grazie anche all’ausilio di abiti, trucchi e parrucche per il ruolo femminile detto en travesti Nella biblioteca del Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli sono ancora presenti diversi documenti che attestano come molti bambini e giovanetti venissero evirati con consenso familiare per dare loro la possibilità di un brillante futuro musicale come sopranista.
Seppure con enorme difficoltà, tutto questo non impedì ad alcune donne di farsi spazio per lo più come compositrici. Grazie a W. A. Mozart lla situazione cominciò a cambiare per necessità librettistica e anche le donne poterono avere ruoli maschili. Un esempio mozartiano significativo è la figura del giovanetto Cherubino ne Le nozze di HYPERLINK “https://ilchaos.com/le-nozze-di-figaro-di-mozart-tutto-da-ridere/” HYPERLINK “https://ilchaos.com/le-nozze-di-figaro-di-mozart-tutto-da-ridere/”Figaro, interpretato dalla vocalità del contralto o dal soprano secondo. Furono i conservatori a Napoli e gli ospedali a Venezia – nati come sorta di orfanotrofi e rifugi – a permettere aiuto alle donne di ricevere aiuto e un’istruzione scolastica che comprendesse anche quella musicale. Fu così che l’arte di grandi compositori di quel tempo come Paisiello, Vivaldi, Jommelli, Traetta, Cimarosa e Durante fu messa a disposizione di fanciulle e donne in difficoltà , in maniera del tutto gratuita.
L’importanza del coro nell’opera lirica dell’800 fece sì che sempre più donne calcassero la scena. La veridicità del libretto del melodramma romantico incentivò il ruolo femminile grazie alle cosiddette eroine: prime donne belle, forti, innamorate, tragiche creature pronte al sacrificio, . Come non ricordare tra ‘800 e ‘900 la bellezza ammaliatrice della sigaraia Carmen, la furbizia di Rosina, l’inquietudine di Azucena, l’amore di Violetta, il candore di Cho Cho San, la superba austerità di Turandot, la forza di Tosca.
Proprio grazie al melodramma dell’800 nasce una nuova professione femminile, finalmente assolta da ogni retaggio negativo dopo quanto era stato detto sulle donne artiste-meretrici: la cantante lirica. Proprio nell’800 al ruolo della prima donna eroina, subentra quello della sua antagonista: il mezzo soprano. La vocalità scura e vibrante con miglioramento dell’appoggio al grave e medio grave, ha maggiore spessore e capacità rispetto alla vocalità sopranile. Rossini e Verdi furono sicuramente i compositori che diedero molta importanza vocale a questa nuova estensione femminile. La donna ebbe così anche la possibilità di assumere ruoli maschili. Si pensi ad esempio all’eroe rossiniano Tancredi interpretato dal ruolo del contralto – mezzo soprano.
Il ‘900 con il verismo in letteratura, è detto della Giovane scuola nella storia della musica. Vide ancor di più l’affermarsi del ruolo femminile in realtà, crudezza e veridicità degli avvenimenti librettistici. Basti pensare alle donne di G. Puccini ed alla modernità dell’opera Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni, dove tre sono le donne in scena- Santuzza, mamma Lucia e Lola – contornate da altre figure femminili minori. Per la prima volta tutte le donne si salvano , mentre è proprio il protagonista maschile Turiddu a morire in scena per mano di compare Alfio: un riscatto epocale per la donna per il suo ruolo, la sua importanza vitale e scenica.
Con questo concerto vogliamo rendere omaggio alle dive dell’opera lirica del passato di cantanti straordinarie come Maria Callas, Renata Tebaldi, Montserrat Caballé e molte altre, attraverso la riproposizione di loro celebri brani.
Ingresso libero
Per info: Associazione Musicainsieme
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